È difficile riconoscere un alcolista a prima vista. Lui o lei appaiono normali nel loro comportamento, forse un po’ lenti e impacciati, ma niente che possa far sospettare una delle più gravi intossicazioni che ci siano al mondo.
L’alcolista non si mostra ubriaco quando lavora o quando ha rapporti sociali che lo obbligano ad una postura seria, non è il ragazzino che occasionalmente si ubriaca in discoteca il sabato sera e poi fa gravi danni guidando o perdendo semplicemente il controllo.
L’alcolista deve mantenere SEMPRE un livello di alcol nel corpo che gli consenta di tenere a bada i tremori e le altre manifestazioni fisiche e mentali che l’assenza di alcol gli procura quindi è sempre alterato dall’alba al tramonto, sette giorni su sette, per sopravvivere all’astinenza.
L’assoluta legalità e il poco prezzo della sostanza lo aiuta a mantenere un livello sociale accettabile. Poi, magari dopo anni, si verifica il tracollo. Allora l’alcolista è riconoscibilissimo: una larva umana che si trascina nella vita vittima dei sensi di colpa e con un organismo quasi fatalmente compromesso.
Non si scherza con l’alcol e se si sospetta che un nostro caro o un amico ne sia vittima bisogna assolutamente agire per togliere al più presto questa tossicodipendenza grave.
La cosa giusta da fare è convincerlo ad andare in comunità dove potrà risolvere il problema della vita disintossicandosi in primo luogo e poi lavorando con se stesso per scoprire le ragioni che l’hanno condotto sull’orlo del precipizio, ma se la famiglia ha abbandonato l’idea di convincerlo per i troppi fallimenti nell’aiutarlo, un operatore del Narconon è sempre pronto per un intervento decisivo a domicilio.
Il programma Narconon contiene in se tutti i fattori d’aiuto che un alcolista possa richiedere e in cinque mesi circa può restituirgli la vita e dare ai suoi cari quella serenità sconosciuta fino al completamento del percorso.