Una persona sotto l’effetto di sostanze psicotrope non è più lei, letteralmente. Psicotropo significa appunto che la sostanza ha spinto la mente in varie e casuali dimensioni ben diverse dalla realtà oggettiva.
Ad esempio, un cocainomane in crisi che sente un rumore strano può sentirsi braccato dalla polizia e gettarsi dal balcone di casa mentre a fare quel rumore è un cane che gratta alla porta.
Sotto l’effetto dell’alcol moltissimi giovani guidano la macchina a 150 dove la velocità obbligatoria è 50 e si schiantano, magari coinvolgendo altre vittime innocenti. Le cronache dei giornali sono piene quotidianamente di queste storie agghiaccianti.
Paranoie, allucinazioni, manie di grandezza e tutte le componenti della follia possono essere presenti nella mente di un tossicodipendente e per questo il suo comportamento è folle sotto l’effetto di queste sostanze.
Sappiamo però che questa follia è solo apparente, anche se molto pericolosa, perché quando una persona drogata è completamente disintossicata torna normale.
Lo psichiatra invece vuole ‘curare’ la tossicodipendenza con psicofarmaci violenti considerandola una malattia mentale, così trasforma una persona drogata con una dipendenza in un malato mentale inaugurando per lei la strada della follia vera e propria.
A questo punto l’individuo soffre di due dipendenze: quella da una sostanza illegale (la droga) e da una sostanza legale (gli psicofarmaci) visto che nella maggior parte dei casi continuerà con la prima. È solo più ‘calmo’ ovvero rintontito dagli psicofarmaci.
Con questo sistema vengono trattati la maggior parte dei tossicodipendenti che si rivolgono al servizio pubblico che ha come scopo, evidentemente, soltanto di tenerli buoni e tranquilli e ‘funzionali’.
Non è così, perché una persona doppiamente drogata è profondamente infelice anche se continua a lavorare ed ha rapporti sociali accettabili. Il programma Narconon, completamente naturale, elimina qualsiasi tipo di droga, legale o illegale, e ridà la speranza di una vita felice a un tossicodipendente.